Home | Ramo di Lecco | Riccardo Cassin
Riccardo Cassin
Icona dell’alpinismo italiano
Riccardo Cassin nasce in provincia di Pordenone il 2 gennaio 1909. Vive gli anni della sua infanzia con la madre e la sorella nella casa del nonno. All’età di 17 anni si trasferisce a Lecco dove inizia a praticare il pugilato. Ben presto abbandona questa pratica per dedicarsi all’alpinismo che diventerà la sua vera, grande passione.
La lista delle sue prime ascensioni non ha eguali, avendo risolto, grazie alla sua tenacia e decisione, i maggiori problemi alpinistici dell’epoca, sia sulle Dolomiti che sulle Alpi Occidentali. Nel 1934 compie la prima ascensione della Piccolissima delle Cime di Lavaredo. L’anno successivo, dopo aver ripetuto la grande via di Emilio Comici sulla parete nord-ovest della Civetta, scala il fantastico spigolo sud-est della torre Trieste e, con Vittorio Ratti, apre una via di estremo ardimento sulla parete nord della Cima Ovest di Lavaredo. Questa impresa era ambitissima dopo che nel 1933 i cortinesi Angelo e Giuseppe Dimai e il triestino Emilio Comici avevano salito la Nord della Grande.
Medaglia d’oro
Nel 1937 Riccardo Cassin sposta la sua attenzione al granito delle Alpi Centrali. In tre giorni, funestati dal maltempo, compie la prima salita dell’enorme parete nord-est del Pizzo Badile. Per tale impresa il C.O.N.I. assegnò a Cassin nel 1938 la medaglia d’oro al valore atletico.
Probabilmente la sua impresa più importante, e pietra miliare dell’alpinismo, avviene tra il 4 e il 6 agosto 1938 nel massiccio del Monte Bianco. Con Tizzoni ed Esposito, compie la prima salita dello sperone Walker della parete nord delle Grandes Jorasses. Il dopoguerra vede Cassin impegnato soprattutto come organizzatore e capo-spedizione. Nel 1987, a 78 anni di età, Cassin ripeté la salita al Pizzo Badile di mezzo secolo prima. Questa impresa lo aveva consacrato tra i più forti alpinisti del Novecento. Muore il 6 agosto 2009 nella sua casa ai Pian dei Resinelli.