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Parco regionale di Spina verde
Nel turbolento periodo tardoromano (III-IV secolo), gli abitanti della zona si insediarono nuovamente sul colle Baradello. Ai piedi del colle sorgeva quel primo insediamento che era stato abbandonato secoli prima. I motivi furono principalmente militari, vista la sua posizione strategica per il controllo delle vie di comunicazione.
Oggi il colle è parte integrante del Parco regionale di Spina verde. È attrezzato con molti sentieri per il trekking e per le attività sportive.
Percorrendo il sentiero n. 10, si giunge in cima al colle. Da qui si può godere di una panoramica mozzafiato sulla pianura Padana, su Como e sulle Prealpi che cingono il lago. Inoltre si possono ammirare i resti di una torre d’avvistamento alta 28 metri che apparteneva al Castello Baradello. La fortificazione fu costruita in età altomedievale da Federico Barbarossa, e venne distrutta nel 1527, sotto la dominazione spagnola. Gli scavi archeologici hanno permesso di scoprire che dentro alle mura il castello, oltre alla torre, racchiudeva gli alloggi per i militari, degli spazi produttivi, una chiesetta e due cisterne. Alla scoperta del Castello e della vita a Como in età medievale sono dedicati anche alcuni dei laboratori del vasto programma di escursioni e attività didattiche organizzate dal Parco.
Abitato di Pianvalle
L’abitato di Pianvalle sorge sulle pendici del monte Caprino. Venne riportato alla luce attraverso una serie di campagne di scavo iniziate nel 1971. L’area ha restituito tracce di abitazioni e di ambienti realizzati con murature in pietra a secco. La frequentazione del sito inizia molto probabilmente nel neolitico, attestata da alcune incisioni rupestri su alcune rocce. Le più antiche risalgono all’Età del Rame e giungono fino all’epoca storica.
Una prima fase dell’abitato è collocabile intorno al IX – VIII secolo a.C. La notevole densità di strutture evidenzia un’organizzazione interna di tipo urbano. Qui dall’età del bronzo al IV secolo a.C. si trovava un abitato Golasecchiano, corrispondente all’attuale Como, rifondata in seguito dai romani sulle rive del lago. Sono state ritrovati due settori dell’abitato, in diverso stato di conservazione. Nel II e I secolo l’area, ormai abbandonata, è stata riutilizzata come luogo sacro. Sono state ritrovate alcune tombe e diverse offerte votive al di sotto del livello delle abitazioni di epoca precedente. Dopo quest’epoca l’area è stata definitivamente abbandonata. Il sito è visitabile all’interno dell’area protetta della Spina Verde, i materiali si trovano, in parte, al museo civico archeologico di Como.