Parco regionale
di Montevecchia

Ottima oasi naturale abitata.

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Parco regionale di Montevecchia

Parco regionale di Montevecchia – 2350 ettari che si estendono tra Cernusco lombardone, Lomagna, Missaglia, Montevecchia, Olgiate Molgora, Osnago, Perego, Rovagnate, Sirtori e Viganò.

Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone

Per i brianzoli è Muntavégia, un piccolo comune della Brianza orientale. Esso è sede del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle di Curone, il torrente che lo attraversa. È un balcone sulla Pianura Padana. Nelle giornate di vento si vede dalla Cisa al Monte Rosa. Montevecchia fu una culla della civiltà brianzola. Studi condotti negli anni Settanta hanno infatti consentito di stimare la presenza di antichi insediamenti, riconducibili ai neandertaliani di 60mila anni fa. Si tratta di alcuni dei siti più antichi della Lombardia.

Le piramidi

Alcuni ricercatori hanno evidenziato come le tre colline di Montevecchia siano delle piramidi. Apparentemente sembrano tre colline ma l’osservazione satellitare ha svelato qualcosa di più. Base, lati e pendenza di queste strutture geologiche sono identiche, situazione alquanto impossibile in natura. Nella preistoria i ghiacci provenienti dalle Alpi non hanno mai solcato questa valle. Grazie alla sua conformazione che ne ha deviato il corso è rimasta un’oasi verde circondata dal freddo della glaciazione. Un luogo ottimale in cui le popolazioni locali hanno potuto rifugiarsi. Secondo gli studiosi un’antica civiltà avrebbe modellato le colline di roccia calcarea formandone i gradoni che possiamo intravedere oggi. Ciò sarebbe stato realizzato a scopo religioso-astronomico per determinare cicli lunari e le eclissi. Informazioni essenziali per le attività agricole di popolazioni antiche.

Gli ambienti naturali

A livello naturalistico il parco comprende un’area detta delle sorgenti pietrificanti. I corsi d’acqua consentono la formazione dei travertini, grazie anche alla presenza di cascatelle e muschi. Un altro ambiente è quello dei prati magri, le piramidi appunto, ricco di specie floreali ed animali molto interessanti, e quello dei boschi umidi. Oltre a proteggere specie animali e vegetali, il parco svolge anche un’importante attività didattica nelle scuole. Il punto panoramico è contrassegnato sulla sommità della collina che sovrasta Montevecchia. Qui sorge il Santuario della Beata Vergine del Carmelo di origine longobarda. L’edificio originario, distrutto nel Cinquecento, è stato sostituito da una chiesa seicentesca alla quale si accede tramite una scalinata monumentale.

Dagli anni Ottanta, per proteggere la natura di questo territorio, è stato istituito il Parco. 2.355 ettari spalmati” su dieci comuni. L’attività agricola del Parco consente la diffusione di prodotti locali, come i famosi formaggini di Montevecchia.

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