Palazzo Gallio
Piccoli vicoli caratteristici, ripide salite, antiche case in pietra, clima mite tutto l’anno.
Palazzo Gallio è una dimora cardinalizia che si trova a Gravedona, sull’Alto Lago di Como. Il Palazzo Gallio sorge in posizione isolata a nord dell’abitato su un promontorio roccioso prospiciente il lago. L’edificio fu realizzato come dimora del Cardinal Tolomeo Gallio, signore del Contado delle Tre Pievi. Venne fondata sul luogo dell’antico castello del paese, di cui si conservano alcune porzioni murarie a lato della scala di accesso verso il giardino.
Storia
La posa della prima pietra è datata tra intorno al 1586 e venne però ultimato dopo il 1607, anno della morte del cardinale. Palazzo Gallio passò ai nipoti del Cardinale, i duchi d’Alvito, ma non fu mai utilizzato come residenza vera e propria. Durante l’occupazione francese e spagnola fu anche utilizzato come ospedale. Dopo vari passaggi di eredità, all’inizio del XIX secolo fu ceduto a privati. Successivamente venduto alla Comunità Montana Alto Lario Occidentale nel 1983.
Struttura
Il palazzo è organizzato su una pianta quadrata con quattro torri angolari che conferiscono un aspetto imponente al complesso. La facciata nord, verso il giardino, e la facciata sud, aperta verso il lago, sono caratterizzate da un doppio ordine di logge. I prospetti sono scanditi da una sequenza di finestre rettangolari con cornici in pietra molera e timpani spezzati al piano nobile e da finestre quadrate con cornici in pietra al piano interrato e al piano primo. Le quattro torri, leggermente sporgenti rispetto al corpo principale, sono concluse da logge aperte su due lati. L’ingresso avviene attraverso un portale di accesso in pietra collocato nel muro di recinzione lungo la Via Regina.
Dal giardino si raggiunge la scalinata di ingresso. Essa conduce alla loggia, posta sul lato nord, da cui si accede al salone principale e alla scala che conduce al piano superiore e al piano interrato. Il salone a doppia altezza con cornici in stucco distribuisce le sale collocate al piano nobile alle quali si accede attraverso aperture con cornici in pietra, e alla loggia aperta verso il lago.
Interni
All’interno del vasto salone si conservano alcuni ritratti di donne dell’antica Roma. In una sala, con arredi lignei, si trovano alcune tele appartenenti alla collezione Gallio. Sul lato opposto del salone si apre un’altra sala, con un arredo ligneo in stile gotico piemontese ed alcune tele alle pareti. La scala, decorata con cornici in pietra a motivi geometrici, conduce all’atrio del piano interrato. Da lì si accede ad un salone che collega i diversi locali disposti lungo i due fianchi e conduce al terrazzo verso il lago. Al piano superiore la loggia verso il giardino consente l’accesso a due corridoi. che distribuiscono i locali sui lati est ed ovest e conducono ad un’altra loggia, impostata su colonne ioniche. Due delle torri angolari sono collegate da scale a chiocciola che partono direttamente dal livello più basso. Le altre due sono raggiungibili attraverso semplici rampe dal primo piano.
All’interno del giardino sono presenti due edifici, probabilmente destinati già in origine ad ospitare funzioni di servizio. Il giardino, che un tempo ospitava piscine e uccelliere, è costituito da terrazzamenti digradanti verso il lago.