Città di Lecco

Lecco si trova nel braccio sud-orientale del Lago di Como 

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Lecco

Lecco, forse non famosa come Como ma altrettanto bella ed interessante. Lecco si trova nel braccio sud-orientale del Lago di Como ed è il capoluogo della provincia omonima. Alle spalle della città si trova la Valsassina e subito dietro le Orobie Bergamasche. A sud si apre la verde Brianza.

La città ha origini antiche. Alcuni resti archeologici hanno dimostrato la presenza di insediamenti celtici prima dell’arrivo dei Romani. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente i Franchi presero il controllo del castrum.

L’Imperatore Ottone I trascorse molto tempo a Lecco e dopo il suo regno, la città divenne un possesso del monastero di Sant’Ambrogio. Successivamente la città seguì le vicende storiche dei Duchi di Milano e della Lombardia tutta.

Lecco è una città famosa non solo per la presenza del meraviglioso lago, ma anche perché molti personaggi illustri sono nati e/o vissuti qui: il più illustre e senz’altro Alessandro Manzoni, che ambientò proprio in questa città e nei dintorni i suoi famosi Promessi Sposi, tanto che ancora oggi è presente la sua casa, trasformata in un museo della sua vita e della sua opera più celebre. Da non dimenticare poi il celebre geologo e paleontologo Antonio Stoppani, che a lungo ha studiato le montagne che circondano la città e non solo, oltre che Antonio Ghislanzoni, giornalista e poeta e Giuseppe Bovara a cui si deve gran parte della sistemazione urbanistica della città di Lecco.

Lecco ha un grazioso e piccolo centro storico, il vecchio borgo del castello, dove sono concentrati numerosi negozi, bar e ristoranti. Passeggiare per le vie di questa città dovrà senz’altro condurvi al porto, le cui strutture risalgono al tempo di Maria Teresa d’Austria, sovrana che ne ordinò la realizzazione. Appena adiacente al lungolago si può trovare Piazza Cermenati, dove spesso sono presenti concerti e mercatini e Piazza XX Settembre, il fulcro della città, con il Palazzo delle Paure. Venne costruito tra il 1902 ed il 1905, chiamato così perché fino al 1964 era sede dell’Intendenza di Finanza, del Catasto e della Dogana. Oggi questa architettura ospita mostre ed esposizioni temporanee e fa parte del sistema museale della città.

In questa piazza, le botteghe si allineano sotto i colonnati dei portici, ricostruiti con sapore neoclassico tra il 1820 e il 1839. In questo cuore del borgo avevano sede il palazzo del podestà, di cui rimane lo stemma dei visconti murato sulla casa che fu dogana, ed il castello che aveva come caposaldo il confine verso la Svizzera e la Repubblica di Venezia, ora segnato dalla Torre Viscontea.

Sovrasta la piazza e il lungo lago, il podio dove sorge la basilica principale della città, dedicata a San Nicolò, patrono dei navigatori. Le case del vecchio centro si mostrano semplici e adorne solo di qualche portale, di piccoli loggiati medievali, corti solo a volte interrotte da episodi rilevanti, come la Canonica, la “Curt Fiorina” del Bovara e il palazzetto del Governatore spagnolo, ora ristrutturato per la Civica Biblioteca Pozzoli. In quel punto si osserva un buon tratto delle mura e del fossato, che cingevano il borgo. Poco oltre la chiesa di S. Marta, dalle decorazioni barocche, si delinea la parte del centro storico venutasi a formare dopo l’abolizione della piazzaforte, a partire dalla fine del Settecento. All’epoca di Manzoni era “un gran borgo che s’incammina a diventar città”.

Collocata sul vertice orientale del Triangolo Lariano, è un passaggio obbligato verso la Valtellina e le Alpi. La sua posizione ne fece un luogo strategico fin dal Medioevo, ma il suo decollo avvenne in epoca asburgica, quando si sviluppò l’industria siderurgica. Di questo periodo felice sono testimonianza i molti palazzi neoclassici ed i portici che la abbelliscono.

Lecco recentemente ha ottenuto il titolo di Città Alpina dell’anno per il suo impegno nell’ambito dello sviluppo sostenibile. Simbolo della città è il Matitone, ovvero la torre trasformata in campanile neogotico della chiesa Prepositurale di San Nicolò, il quale con i suoi 96 metri è uno dei 10 più alti d’Italia.

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Pregevole è anche la chiesa dei Santi Materno e Lucia con il convento dei Cappuccini nella frazione di Pescarenico, costruiti per volere di San Carlo Borromeo.
A San Carlo è legata anche la chiesa di Sant’Andrea, che conserva all’interno due polittici di Bernardino Luini e Gaudenzio Ferrari.

Nel campo dell’architettura civile spicca il Ponte Azzone Visconti, o Ponte Vecchio, eretto attorno al 1335 come parte della fortificazione della città. Originariamente era composto da torri e ponti levatoi, che sono stati rimossi per esigenze legate alla viabilità, ed era una vera e propria guarnigione con un guardiano ed un esattore del pedaggio.

Piazza Era è il cuore pulsante del quartiere di Pescarenico, unico luogo lecchese citato esplicitamente né I promessi sposi. In principio era il luogo di ritrovo serale delle famiglie dei pescatori nonché adibito alla pulizia delle reti e punto di approdo delle barche poiché nel Seicento il villaggio era abitato esclusivamente dai nuclei familiari che detenevano il diritto di esercitare la pesca nel tratto dell’Adda tra i due laghi di Lecco e Garlate. La piazza rimane un luogo assai frequentato di giorno come transito obbligato per la pista ciclo-pedonale che da qui, lungo un percorso a fianco del lago, si spinge fino a Vercurago.

Vertice orientale del Triangolo Lariano, è da sempre città di grande richiamo per pittori, letterati e scienziati a partire da Leonardo da Vinci che, dopo aver indagato sui segreti geologici e studiato progetti per un canale navigabile verso il Lambro, si dilettò a riprodurre schizzi della conca di Lecco e delle Grigne descrivendole nella raccolta del Codice Atlantico oltre ad esserne ispirato nei due celebri dipinti della Vergine delle Rocce rispettivamente conservati presso i musei del Louvre a Parigi ed alla National Gallery di Londra.

I turisti apprezzano la città soprattutto per la bellezza dei luoghi che la circondano. Adagiato in una sponda protetta dalla Grigna e dal Resegone, gode di un clima mitigato dalla presenza del lago.

Da qualche anno si è diffuso anche nel territorio lecchese lo skyrunning. Praticato da centinaia di persone più o meno allenate, porta queste ultime a percorrere chilometri e dislivelli immersi nelle montagne lecchesi. Grazie alla posizione che pone la città sulla sponda del lago sono numerose le attività sportive legate all’acqua tra cui vela, canottaggio, wakeboard, wakesurf e wakeskate.

La Società Canottieri Lecco, presente in città dal 1895, si occupa degli sport acquatici come il nuoto, la canoa ed il canottaggio. Nelle sue file è cresciuto sportivamente il campione olimpico e portabandiera ai Giochi della XXIX Olimpiade Antonio Rossi.

Se cercate un po’ di relax o volete fuggire al lago per qualche giorno, non fatevi scappare una bella visita a Lecco, magari con un bel tour in barca.

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