Il Santuario
di San Pancrazio

Il Santuario di San Pancrazio è dedicato ad un giovanissimo martire del IV secolo

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Il Santuario di San Pancrazio

Il Santuario di San Pancrazio

Il Santuario è dedicato ad un giovanissimo martire del IV secolo.

Inserito in una incantevole cornice naturale tra quieti boschi e maestosi tigli, sorge su un piccolo pianoro a mezza costa del monte Pìnzernone, lungo il versante sinistro della valle di Osteno. Si raggiunge dal centro di Ramponio, proseguendo oltre il campo sportivo ed il cimitero. La posizione era strategica fin dall’antichità, perché permetteva di controllare l’accesso alla Val d’Intelvi da Porlezza.

Il Santuario di San Pancrazio è dedicato ad un giovanissimo martire del IV secolo. Esso è raffigurato sempre in armi, per sottolinearne il coraggio. San Pancrazio è molto venerato dai valligiani, che hanno fatto del suo Santuario un’importante meta di pellegrinaggi fin dal XVI secolo. Si dice che fosse invocato per chiedere il ritorno di migranti e militari, quasi come per infondere negli animi serenità e coraggio. Ancora oggi la devozione per San Pancrazio si conserva a Ramponìo Verna. Lì, nel mese di maggio, si celebra la tradizionale festa legata al giovane martire. È caratterizzata da processione, messa solenne e un canto in onore del santo.

Presso questa chiesa sorgeva un antico insediamento chiamato Vestobbia. Fu citato in ben cinque documenti tra il XIII e il XVI secolo. Il nucleo più antico dell’edificio sacro risale probabilmente alla prima metà dell’XI secolo ed era orientato con l’abside a levante. Di questo primitivo edificio (secondo la tradizione sarebbe la cappella di un antico castello), rimangono la piccola abside semicircolare (che oggi chiude la cappella di San Pancrazio) ed il robusto campanile romanico. Nel Santuario sono presenti anche alcune pitture del maestro Piero Gauli, pittore contemporaneo aderente al movimento di “Corrente”.

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