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Il Santuario della Madonna delle Lacrime
Narra la tradizione che il 6 agosto 1688, Bartolomeo Mezzera, un contadino del posto, mentre rientrava dal lavoro, passò davanti a una cappelletta dove era posto un tondo in gesso con l’immagine della Madonna. Si fermò per recitare una preghiera e vide che la Madonna piangeva lacrime di sangue. Bartolomeo corse naturalmente ad avvisare i parenti e il parroco di Bellano. Il giorno seguente, parroco fece giungere la notizia al vescovo di Milano. Due anni dopo, il 6 agosto 1690, venne posata la prima pietra del Santuario della Madonna delle Lacrime.
Il Santuario bellanese, il cui campanile si eleva sopra le case di Lezzeno, si mostra nelle sue linee sobrie ed eleganti, in stile barocco classicheggiante. Per la progettazione della chiesa, l’Arcivescovo di Milano, Federico Visconti, aveva mandato l’ingegner Quadrio a dare consigli tecnici.
I lavori della fabbrica si conclusero nel 1704. Lo ricorda un’epigrafe inserita nel lapideo portale dell’ingresso principale. Lì si spiegano anche le ragioni che furono all’origine del Santuario, il miracolo e la fede: MIRACULUM COLLEGIT PIETAS EREXIT – MDCCIV.
La chiesa
L’interno della chiesa presenta ricche decorazioni pittoriche. È di Luigi Morgari la grande composizione della gloria di Maria Regina assunta in cielo. Un angelo tiene lo stemma di Bellano che riunisce in sé i simboli dei Torriani e dei Visconti. La pala d’uno degli altari laterali presenta Maria bambina fra Anna e Gioacchino, copia d’una tela dell’Albani che era in San Celso a Milano.
Le aree esterne al Santuario di Lezzeno sono state costantemente migliorate nel loro «arredo». Uno di questi interventi ha interessato, anni fa, la scalea di sinistra per il piazzale superiore. Dopo è stato trasformato nella Via Matris mediante la costruzione di sette tabernacoli nei quali sono raffigurati i sette dolori della Madonna in mosaici composti su disegni dell’architetto Gaetano Banfi.