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Duomo di Como
Il Duomo di Como, dedicato a Santa Maria Assunta è il principale edificio di culto della città di Como, chiesa madre della diocesi omonima.
Per dimensioni il Duomo di Como è il terzo edificio religioso della Lombardia, dopo il Duomo di Milano e la Certosa di Pavia, dei quali è contemporaneo, ed è l’ultima chiesa gotica costruita in Italia.
Storia
Quasi quattrocento anni furono impiegati dalle maestranze comasche per la realizzazione del Duomo. La prima pietra fu posta nel lontano 1396. La facciata è a tutt’oggi uno dei più ragguardevoli esempi di tardo gotico dell’Italia settentrionale. Il Duomo è costruito sull’area che ospitava l’antica chiesa di Santa Maria Maggiore. Presenta un impianto a croce latina distribuito in tre navate. Dodici pilastri cruciformi con archi ogivali di ampiezza diversa e volte a crociera e transtetto sopportano un’imponente cupola. All’interno vi sono custoditi arazzi del XVI e XVII secolo e dipinti cinquecenteschi. Le due statue sul portone sono Plinio il vecchio e Plinio il giovane.
Il faro di Como
La Cattedrale, allineata al Broletto ed alla torre civica, sovrasta il centro storico di Como. S’impone alla vista del turista che giunge in città dai valichi della pianura o dal lago. Sottolinea come Como, tramite le vie di comunicazione del Lario, fosse ed è città di collegamento tra il Nord Europa e l’Italia. L’architettura del Duomo rappresenta un caso felice di armonizzazione delle diverse epoche storiche in cui fu realizzato. Le successive fasi stilistiche (gotico, rinascimento, barocco) sono fra loro accordate dalla sapienza degli architetti e dalla perizia delle maestranze che vi operarono, benché quello dominante rimanga l’originario, cioè il tardo gotico-rinascimentale.