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Claino con Osteno
Claino con Osteno è un piccolo paese sul lago di Lugano, appartenente alla Val d’Intelvi. È formato da piccole frazioni Osteno, Rescia e Righeggia che si trovano in riva al lago. Le altre, Barclaino, San Lucio e Claino si trovano in posizione più elevata e dominano il lago con una splendida vista.
Il nome della località è dato dalle frazioni maggiori. La storia della località inizia almeno mille anni prima di Cristo, con gli insediamenti del Caslè e poi dell’Alpe di Verna. La frazione di Barclaino si trova in posizione sopraelevata sulla parte italiana del lago di Lugano. Sorge sulle fondamenta di un vecchio fortino e dal nome dell’unica piazza del paese “piazza del Forte“. Sono ancora oggi visibili i resti delle mura e di una torre. Per tutto il Medioevo e durante il periodo dei Comuni, il paese costituì un importante punto strategico, data la sua posizione d’ingresso nella Val d’Intelvi.
Chiese
Si segnala il piccolo oratorio della Madonna delle Grazie, ricco di affreschi e stucchi del XVII secolo. La chiesa dedicata ai Santi Pietro e Paolo del XIII secolo. È arricchita con affreschi e stucchi ed è caratterizzata da una pittoresca scalinata barocca. La frazione di Claino conserva una chiesa di origine romanica dedicata a San Vincenzo con un’abside semicircolare e da un imponente altare marmoreo del 900. Intorno ad essa si è formato il nucleo del paese. Ancora oggi si possono vedere case antiche con portali d’epoca romanica, facciate decorate da graffiti e affreschi, ma anche case fortificate del periodo rinascimentale.
Chiesa di San Vincenzo
La parrocchiale di S. Vincenzo a Claino è documentata alla fine del XIII secolo. Nel primo Quattrocento vi fu costruito in facciata un avancorpo trasversale, con un bel portale tardo-gotico, per alloggiarvi il battistero. All’interno segnaliamo la Pietà dipinta dal Gentilino nel 1492; la terracotta del clainese Marco Antonio Prestinari, bozzetto dell’opera da lui scolpita nel duomo di Milano, raffigurante l’Adorazione dei Pastori. Inoltre una bella ancona della fine del XV secolo con la Vergine col Bambino e Santi; la settecentesca Presentazione al Tempio di Rocco Comanedi.
L’oratorio di S. Giulia
Lontano dall’abitato di Claino, lungo l’antico percorso che conduceva a Porlezza, sorge l’oratorio di S. Giulia, che nel campanile racchiude tracce di un primitivo edificio romanico. L’oratorio fu quasi interamente ricostruito nel XVII secolo ed è preceduto da un bel portichetto. All’interno statue in stucco di Francesco Prestinari (1640) ed i dipinti seicenteschi narranti la storia della Santa. Sempre a Claino, poco lontano dalla chiesa, sorge un palazzetto quattrocentesco fortemente rimaneggiato. Dell’antico edificio, restano tracce di muratura in conci di pietra ben allineati ed alcuni portali a semicerchio ribassato monocentrico, eseguiti in pietra squadrata dallo scalpellino.
La frazione di Righeggia si trova ad ovest di Osteno. È famosa per aver dato i natali allo scultore rinascimentale Andrea Bregno. È molto apprezzata a livello turistico data la posizione in riva al lago Ceresio.
Chiesa di San Rocco
Molto graziosa la chiesetta di San Rocco posta all’entrata della frazione la quale si distingue per esser intonacata e dipinta con decorazioni trompe l’oeil. È l’unico edificio in Val d’Intelvi ad avere la copertura in legno a vista, sulla facciata una decorazione a fasce bicolori del ’600. All’interno pareti affrescate con 8 episodi della vita di S. Rocco realizzati nella prima metà del ‘600. Particolarmente bello il paliotto in scagliola realizzato nel 1659 e attribuito ad Andrea Solari. La decorazione di questo paliotto è stata un modello di riferimento per molti scagliolisti della Valle.
La tradizione vuole, che l’edificazione di S. Rocco, sia stata realizzata dagli ostenesi per ringraziamento dello scampato pericolo dalla peste, lungo la strada che portava al lazzaretto situato nelle vicinanze di S. Margherita. È possibile visitare l’interno dell’oratorio, esclusivamente durante la settimana che coincide con la festa di S. Rocco del 16 agosto.
L’Orrido di Osteno
Osteno è un piccolo borgo adagiato sulle rive del lago di Lugano. A Osteno c’è un bellissimo orrido ormai sconosciuto ai più perché è chiuso da qualche decennio. Verso la fine dell’800 e primi decenni del ‘900 l’orrido è stata una frequentata meta turistica. Da Lugano partiva un apposito battello che si fermava a Osteno, per permettere la visita organizzata dell’Orrido. L’Orrido di Osteno fu reso celebre dallo scrittore Antonio Fogazzaro che lo descrisse nel suo romanzo Malombra e dal quale il regista Mario Soldati girò un film con alcune scene proprio nell’Orrido. Anche il premio Nobel per la letteratura Luigi Pirandello nomina l’Orrido di Osteno nella poesia Lago di Lugano.
Lungo lago di Osteno
Sul lungolago di Osteno, paese ricco di testimonianze dell’antico borgo, spicca l’edificio del pretorio, appoggiato alla torre di origine medievale che funzionò da carcere fino all’età napoleonica. Osteno, patria di numerose stirpi di artisti intelvesi, custodisce diversi dipinti e sculture. Nella Parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo, troviamo la statua statua della Madonna col bambino del Bregno, gli affreschi di derivazione michelangiolesca, le sculture barocche di Giovanni Battista Barberini e un due dipinti di Federico Ferrario.
Rescia
La frazione di Rescia si trova lungo la strada provinciale che da Osteno porta a Porlezza, è costituita da poche abitazioni ma è di grande importanza per tutta la comunità data la presenza delle Grotte di Rescia le quali sono le uniche grotte in travertino esistenti sul territorio lombardo, caratterizzate dalla presenza di stalattiti e stalagmiti.
I fossili
In prossimità di Osteno, in località Caslè, si trova inoltre un piccolo giacimento di fossili che ha la particolarità di essere a fossilizzazione totale. La caratteristica peculiare di questo giacimento è l’eccezionale stato di fossilizzazione derivante da particolari condizioni ambientali che hanno permesso la conservazione anche delle parti molli degli organismi che normalmente con la putrefazione si disgregano. Per chi volesse vedere da vicino i fossili e avere maggiori approfondimenti può visitare il Museo dei fossili a Scaria oppure a Milano nel museo di storia naturale.