Chiesa di Santa Maria Assunta in Celana

Chiesa di Santa Maria Assunta in Celana vanta antiche origini duecentesche.

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Chiesa di Santa Maria Assunta in Celana

Questa opera vanta antiche origini duecentesche.

I primi documenti che fanno riferimento ad un piccolo nucleo parrocchiale in Celana risalgono al 1244. Ampiamente documentati sono le successive modifiche che nei secoli sono state apportate al nucleo originale, fino a fargli assumere l’attuale aspetto a metà tra il barocchetto e il tardo Settecento. La maggior parte dei lavori è da collocarsi nel XVI secolo, periodo molto importante dal punto di vista politico: in quegli anni, infatti, si stava discutendo la scissione del paese dal comune di Caprino Bergamasco, e che avrebbe portato costituzione di un indipendente Seminario e ad una gestione separata del patrimonio scaturito da offerte e donazioni.

La nuova chiesa di Santa Maria Assunta in Celana con convento annesso, avrebbe poi dovuto saper contenere tutti i lasciti che i fedeli celanesi avevano fatto alla propria parrocchia come simbolo di riconoscenza e come ulteriore conferma del desiderio di autogestione della comunità.

È proprio nell’ambito di queste lotte intestine che deve essere collocato la commissione della Pala dell’Assunta a Lorenzo Lotto nel 1527 da parte di Balsarino Marchetti de Angelini, un ricco mercante originario di Caprino. La pala, presumibilmente avrebbe rappresentato lo strumento di un gioco di potere per promuovere la nomina a capo parrocchiale di un lontano parente.

La Pala del Lotto (1527)

Custodita nell’abside all’interno di una splendida cornice di chiaro gusto Neobarocco, sta la pala dell’Assunzione della Vergine di Lorenzo Lotto. Sebbene sia stata realizzata ben due anni dopo il ritorno dell’artista a Venezia nel 1525, l’opera, che a prima vista appare uno dei tanti e comuni esempi di raffigurazione del tema della resurrezione della Vergine, è in realtà una studiata summa di tutta l’esperienza maturata dal Lotto dai suoi esordi fino ai fiorenti anni bergamaschi. Nella pala, infatti, si possono individuare tre livelli di lettura. Il paesaggio e le scenette sullo sfondo, la figura dell’Assunta in cielo e gli Apostoli in primo piano. Questi ultimi, in particolare, nel loro turbinio incessante di gesti e colori che non concede pause all’occhio, si fa testimone di un approfondito studio di Leonardo e dei maestri del nord, in particolare Dürer.

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