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Chiesa di Santa Margherita
Antico Oratorio posto in cima al Monte Santa Margherita al confine tra Torre de’ Busi e Monte Marenzo del XIII secolo.
Il panorama spettacolare che si ammira lungo questa salita mostra la Valle dell’Adda che si apre nei laghetti di Garlate e d’Olginate, fino a permettere di scorgere in lontananza la catena montuosa che racchiude la conca del lecchese. Tra le altre fanno bella mostra le cime frastagliate del Monte Resegone, i Corni di Canzo ed i pendii del Monte Barro. A nord, nel fondo valle, si scorge la fine del ramo lecchese del Lago di Como.
La chiesa
Seguendo la strada principale che percorre Monte Marenzo e seguendo le indicazioni Chiesa di Santa Margherita, si giunge in frazione Portola da cui parte un agevole sentiero sterrato che, con una tranquilla salita, conduce alla sommità del Monte Santa Margherita ed all’area archeologica di un’importante “Castrum”.
L’oratorio di Santa Margherita racchiude un repertorio di pitture che alcuni studiosi hanno segnalato come di eccezionale interesse, definendo il ciclo di affreschi rappresentanti scene di vita di Santa Margherita come tra i più pregevoli del Trecento lombardo. Tale ciclo è ritenuto un “unicum” in Lombardia ed è già diventato oggetto di studio per qualificati specialisti dell’arte gotica. Molto interessanti anche gli affreschi dell’abside e della parete di sinistra; questi ultimi, del XV secolo, sembrano sovrapporsi a pitture precedenti.
Analisi archeologiche
Nei pressi della chiesa si trovano resti di fortificazioni risalenti all’undicesimo secolo. Scavi archeologici realizzati tra il 1998 ed il 2000 hanno riportato alla luce la cinta muraria (120 metri di lunghezza) di un “castello” dell’estensione di circa 950 mq. In particolare, le analisi archeologiche compiute sull’area interessata dallo scavo condotto hanno mostrato una serie di strutture murarie pertinenti a diverse fasi di vita del “castello”: una torre centrale, un edificio di cortina a sud-est della torre e un altro vano di dubbia funzione collocato più a sud.
Il luogo
In loco sono stati rinvenuti, seppur molto deteriorati, focolari, ossa, alcuni frammenti di pietra ollare, vetri di calici, una lama di coltello in ferro, chiodi e due monete risalenti al Sacro Romano Impero in argento, coniati nella zecca di Milano nella seconda metà del XII secolo.
Lo scavo archeologico ha dunque confermato la rilevanza strategica del luogo, riportando alla luce un “castello” di fondazione alto-medievale probabilmente identificabile con il Castrum de Cantagudo presente nella documentazione medievale dalla prima metà del secolo XII sino alla metà del XV.
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