Castello di Orezia
Su uno sperone di roccia che domina la piana di Dervio, è ben visibile la torre del Castello di Orezia.
Fu costruito nel XIV secolo per sbarrare la strada della Valvarrone. A quel tempo svolgeva un importante collegamento strategico con la Valsassina. Fonti riportano che il Castello di Orezia fosse collegato da passaggi segreti, che conducevano al Castello di Corenno e alla frazione di Villa. La fortificazione attorno alla torre era data dalle mura degli edifici circostanti.
Della costruzione originaria, oggi rimane un torrione ben conservato, fiancheggiato da resti di antiche case arroccate, che formano il borgo di Castello. La sua prima citazione risale al 1039, quando il castello subì un lungo assedio ad opera delle armate delle Tre Pievi lariane.
Chiesa di San Leonardo
Non si conosce l’origine del nome di Orezia, ma con tale nome la località era già citata dal XIII insieme alla vicina Chiesa di San Leonardo. Di origini probabilmente più antiche, la chiesa di San Leonardo sorge nel suggestivo nucleo rurale di Castello. La struttura è stata rimaneggiata nel corso dei secoli, specialmente nel Sei e nel Settecento. La semplice facciata a capanna presenta il portale in serizzo affiancato da due finestre rettangolari e da un’altra, soprastante, a serliana. Al suo interno si segna un affresco apparentemente cinquecentesco, che raffigura la Madonna con Bambino. Sull’altare maggiore si trova una pala con la Madonna con Bambino, S. Leonardo e S. Antonio da Padova. È una chiesa ad una sola navata e sul lato nord presenta due antiche finestrelle ora sigillate. Sotto delle figure della Madonna con il Bambino e San Giovannino, si trova la seguente iscrizione:
Il luogo era legato alla famiglia Cattaneo. Nel 1397 un Giacomo Cattaneo del fu ser Anselmo cedette vari terreni e beni a Dervio. Molti attorno al Castello tra cui vigne e campi con piante di fichi, salici e castagni e parte di una costruzione con tetto in pietra ed una loggia. I vicini di queste proprietà erano tutti Paruzzi o Cattaneo. Per la sua posizione tra i monti e la piana, nello Statuto si trova più volte indicato come punto di confine.
La Torre del Castello di Orezia, recentemente restaurata, è oggi visitabile grazie a volontari.