A spasso tra i Forti
Se la vostra passione è la storia e volete sperimentare l’inebriante esperienza di fare un salto temporale nel passato, allora il percorso che conduce al Forte di Fuentes e al Forte di Montecchio Nord fa per voi.
“Il viaggio” ha inizio varcando la Porta Principale del Forte di Fuentes giungendo così all’imponente Piazza d’Armi dove si possono ammirare le Cannoniere in cemento tuttora funzionanti, gli alloggi dei soldati, il mulino e la chiesa di Santa Barbara. Il Forte di Fuentes sorge a Colico sulla Collina di Monteggiolo. Commissionato dal Conte di Fuentes, governatore dello Stato di Milano al servizio della Corona di Spagna, fu da sempre un’ambita conquista in quanto crocevia strategico tra l’Alto Lario, la Valchiavenna e la Valtellina.
Grazie alla sua posizione strategica all’imbocco della Valtellina e della Valchiavenna, il forte ha rappresentato una postazione insostituibile dal punto di vista militare. Venne costruito nel 1603 dall’ingegner Brusca per difendere il ducato di Milano dai nemici Grigioni e deve il suo nome al condottiero spagnolo Pedro Enriquez de Acevedo conte de Fuentes. La fortezza di Fuentes possedeva una pianta irregolare, pari a circa 300 metri di lunghezza e circa 100 di larghezza. Queste dimensioni creavano uno spazio interno tanto ampio da poter ospitare non solo gli alloggiamenti per i soldati, ma anche il palazzo del governatore, una chiesa, un mulino con forno, cisterne d’acqua e magazzini sotterranei. Il Forte venne distrutto da Napoleone. Oggi i ruderi del forte spagnolo sono divenuti proprietà della “Provincia di Lecco”.
Il Forte Montecchio Nord
Il Forte Montecchio Nord, invece, fu edificato all’inizio della Prima Guerra Mondiale nel punto di convergenza delle cinque vie d’accesso all’Italia e costituiva una sicura difesa da attacchi tedeschi e austriaci nel tentativo di espugnare Milano. È la fortezza della Prima Guerra Mondiale meglio conservata in tutta Europa ed offre una delle viste più suggestive sul Lago di Como e le sue montagne. Colico per la sua posizione è stata spesso utilizzata dagli eserciti invasori come terra di passaggio, così tra il 1911 en il 1914, durante la Prima Guerra Mondiale, l’Esercito Italiano vi costruì il Forte Montecchio facente parte della “Linea di difesa Cadorna” creata dall’Italia per proteggere il suo territorio in caso di invasione.
Interamente scavato nelle roccia, è caratterizzato da possenti mura in granito lavorato, numerosi ambienti e camminamenti sotterranei, tra cui a una polveriera profonda oltre 60 metri. Il Forte conserva intatti non solo i quattro imponenti cannoni da 149mm modello Schneider in postazione girevole sotto cupola corazzata, ma anche l’impianto elettrico e tutti i serramenti e le blindature originali, oltre ai complessi sistemi di ventilazione e di approvvigionamento idrico.
Il Forte è ancora oggi visitabile, i suoi interni e i suoi armamenti sono tuttora integri.